martedì 4 dicembre 2007

Terzo Tempo

Lo "testeranno" anche nel campionato di calcio di Serie A. Questa è la notizia che ho letto sul sito de La Gazzetta dello Sport. E' piaciuta molto l'iniziativa della Fiorentina che domenica scorsa, dopo essere stata sconfitta dall'Inter, ha applaudito l'uscita dal campo dei nerazzurri.

Subito si è parlato di terzo tempo. Ma io non condivido questa definizione. Innanzitutto perché, come già fatto notare dalla stampa, il terzo tempo nel rugby indica l'incontro che si svolge tra le squadre dopo la partita. Un momento in cui si parla con gli avversari bevendo e mangiando qualcosa, facendosi una risata e dimostrando che, in fondo, lo sport è aggregazione e confronto. Pretendere questo dal calcio mi sembra un eccesso di ottimismo. E poi sarebbe davvero noioso vedere i calciatori tutto il tempo al telefonino per rilasciare dichiarazioni alla stampa, parlare con i propri procuratori, con gli sponsor; il tutto intervallato da qualche discussione con la velina di turno...

Eppure, alle origini, questi due sport non erano così distanti l'uno dall'altro. Poi il calcio si è "spettacolarizzato"; non che offra più emozioni, ma è diventato più simile ad uno show. E come ogni spettacolo che si rispetti deve sottostare alle regole dello Show Business. Innanzitutto il profitto. Per questo poi ci "risvegliamo" (sì, perché l'unica cosa che possiamo inventarci a nostro favore è che stavamo dormendo), increduli per aver scoperto anni di scandali; ma rendiamoci conto che quello che abbiamo visto era soltanto la punta dell'iceberg...

Se poi non ci si mettessero anche gli addetti ai lavori (tecnici e calciatori), forse il divario potrebbe essere contenuto. Invece assistiamo a siparietti davvero ridicoli, in cui l'arbitro viene aggredito verbalmente per una decisione presa in una frazione di secondo. Non importa se decine di moviole specializzate dimostreranno che ha sbagliato (escluso il caso di Byron Moreno, in quanto "non statistico"). L'episodio è sintomatico del nervosismo presente in campo durante una partita di calcio. Vi assicuro che la stessa tensione è presente anche in una partita di rugby; solo che in questo caso viene trasformata in puro agonismo.

Per non parlare della cosa più brutta che offre il nostro calcio: la simulazione! Ma dico io, stiamo parlando di sport o cosa? Il Barone de Coubertin si starà rigirando nella bara (anche se credo sia abbondantemente decomposto). Cosa c'è di educativo nell'ingannare per ricevere qualcosa che non ci spetta? Nulla. E allora è meglio lasciar perdere...

L'immagine, parlando del nobile rugby, l'ho dedicata ai campioni del mondo in carica. Gli Springboks hanno meritato il titolo lo scorso 20 ottobre. Il piede magico di Johnny Wilkinson non è riuscito a trascinare l'Inghilterra nell'impresa di difendere il titolo.

C'è però un'altra cosa con cui vi voglio salutare; una cosa che mi fa venire i brividi ogni volta che la vedo. Signore e Signori, l'haka neozelandese...




4 commenti:

Cele ha detto...

Gigi l'iniziativa della lega è lodevole, anche se sollecitata dai recenti fatti di cronaca.

Il problema culturale però rimane.
Pensa solo che l'haka tutti la interpretano come un rito intimidatorio, e invece è un canto di gioia o comunque espressione di emozioni interiori.

Mi vengono in mente i cori volgari e gli insulti che cavaiuoli e pisciaiuoli si scambiano anche se non giocano contro.
Ma che deficienti che siamo!!

Luigi ha detto...

L'haka di cui parli tu è la famosissima ed antica Kama Te, che è un inno alla vita. Quella che puoi vedere nel video, invece, è la Kapa O Pango, creata molto più recentemente e un "tantinello" più violenta (hai notato il gesto che fanno alla fine?).

Anonimo ha detto...

Se volessi fa incazzare Giggios potrei dire che mi ricorda una scenetta che fanno a Zelig.... Smile :)
Ma invece devo dire che io sapevo già cosa era l'haka, e l'apprezzavo già. Anche in altri sport fanno qualcosa del genere, con grida di battaglia stando tutti abbracciati in circolo.
Comunque mi sembra che Giggios abbia ragione sul "terzo tempo", diverso nello spirito e nei fatti rispetto al vero "terzo tempo". Il punto però è che anche se hanno sbagliato nome, l'iniziativa mi sembra giusta. La colpa è sempre dei giornalisti che "battezzano" le novità distrorcendo i fatti. Conoscete qualche giornalista? brutta gente.... brutta gente, scherzo. Smile :) Ciao, Raf

Pask ha detto...

Ma voi ve lo vedete Gattuso che...dopo aver sputato a Nedved e aver ricevuto dallo stesso non meglio precisati insulti in ceco, a fine partita gli stringe la mano, pacca sulla spalla e bisbiglia: "Paradossalmeeente amici comne prima, compà.." Bah, che mondo viviamo...super Gigios!

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