ibraddio

Iradiddio ibraddio. Non sono un interista. Anzi. E quindi non accompagno il tradimento dello svedesone con ampi vaffanculi. Certo, se avessi una fede neroazzurra (e non ce l'ho perche' Moratti mi sta sul cazzo ed è presidente della sqaudra più antipatica, peggio della Juve) mi sentirei una merda: uno che dopo aver vinto uno scudetto fa di tutto per andare via e manda a quel paese, palesemente, tutti i compagni... Ma dicevo tifoso non sono e quindi non posso far altro che piangere l'avvenuta dipartita di un'esteta del pallone. Quella sconfinata galoppata con Mexes che. lo vedevi, mangiava polvere, quel gol di tacco ad un metro e mezzo di altezza, quelle reti di potenza, opportunismo, cinismo e anche quella sua sfacciata protervia mi mancheranno. Ibra e' stato sicuramente il più forte giocatore che ho avuto al fanta. Paragonabile solo un pò ai vari Mancini, Vialli, Totti, Zola e Cassano. Ibra è la fantasia che si esprime con la forza, è la capacità a volte di ridicolizzare l'avversario, è un robot con la tecnica sopraffina, insomma è il calcio moderno. L'unico rammarico è che con lui ho collezionato solo secondi posti, anche se effettivamente ho avuto davanti a me chi è stato più fortunato... In mezzo a tanti bidoni - da Suazo, Crespo, Amoruso e via dicendo - lui è stato sempre quello che non ha mai deluso le attese. E allora verso una lacrimuccia, anche se il mio animo buono vede in lui una sorta di Satana cattivo del rettangolo di gioco. Per me nel calcio come nella vita ci vuole rispetto. E lui questo rispetto non lo ha avuto negli anni verso i suoi compagni e non e con i tifosi dell'Inter. Tuttavia da me avrà solo gratitudine: Iradiddio mi ha fatto sempre divertire. Ora Ibraddio. Quest'anno andrà di moda il fanta spagnolo...